La forza del gioco
Lo spot è stato "creato" per far passare un messaggio significante, intenso e profondo. Lo scopo è quello di integrare tutte le etnie attraverso lo sport, in questo caso specifico si è voluto dare ai telespettatori l'idea della discriminazione razziale e la violenza "annullata" o fermata grazie allo sport. L'idea è nata "sparando" idee a raffica sulle possibili tematiche che sarebbero potute andar bene per la creazione di uno spot. Il tema che abbiamo affrontato era molto delicato e per far sì che non toccassimo/ferissimo i sentimenti delle persone indirettamente coinvolte ci siamo accertati, organizzando un incontro con la comunità ebraica ticinese, che le nostre idee non suscitassero cattivi ricordi mai sopiti e banalizzassero la triste storia della deportazione degli ebrei nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale (Shoah).
Interprete:
Enea Filippini.
Regia:
Enea Filippini.
Aiuto regista:
Elia Zoppi.
Produzione:
Enea Filippini, Elia Zoppi, Mladen Skoric, Matteo Romanenghi e Josip Zivko.
Supervisione:
Mauro Citraro (direzione), Marzio Conti e Luca Rinaldi.
Montaggio dei filmati:
IUFFP (Ivano Giussani e Dave Flury).