Settore giovanile
Mercoledì 30 e giovedì 31 gennaio 2013 al Centro Spazio Aperto di Bellinzona, abbiamo avuto modo di presentare la nostra Campagna ai ragazzi del settore giovanile dell'ACB.
Sì è trattato di un primo positivo contatto, durante il quale ai ragazzi, suddivisi per squadre, è stato presentato quanto fatto nell'ambito della Campagna. Interessante il fatto che per la prima volta sono stati coinvolti giovani in età di scuola elementare (gli allievi E), i quali hanno seguito con molta attenzione la presentazione e in particolare i filmati. Molto vivaci e partecipativi gli allievi D e i C, mentre con gli allievi B e A sono nate alcune idee interessanti per una possibile futura collaborazione, ad esempio con la realizzazione di un filmato, di un cartellone, ecc.
Del pomeriggio con i più giovani è stato riferito sul giornalino dell'AC Bellinzona "BelliDentro" (vedi) in occasione della partita di recupero contro il Wil (18 aprile 2013), di cui riportiamo alcuni passaggi:
"I più piccoli hanno assistito con molto interesse alla presentazione della Campagna e hanno apprezzato i filmati. Dalle loro osservazioni abbiamo potuto notare come non abbiano assistito a molti episodi di razzismo, mentre fatti di violenza sono già più frequenti. In generale i ragazzi hanno potuto riflettere sull'importanza di placare gli animi ("li farei smettere" o "li separo" riferito a chi litiga) o di difendere chi subisce un'aggressione ("aiuto la persona in difficoltà", "aiuterei quello che è nei guai") oppure ancora qualche ammissione di colpa con relativa presa di coscienza ("l'ho picchiato e non dovevo farlo").
Gli allievi D hanno avuto una partecipazione più vivace e attiva, proponendo in generale riflessioni simili. Interessante notare come qualcuno abbia rilevato l'insegnamento del cortometraggio "La pace in gioco", evidenziando l'importanza di isolare chi ha dei comportamenti ingiusti (ad esempio razzisti o violenti), così da fargli comprendere lo sbaglio e correggere il proprio atteggiamento. Purtroppo, a differenza dei più piccoli, nei D (primi anni di scuola media) si sono già riscontrati episodi di razzismo, con un "mio amico ha picchiato un ragazzo di colore"."
E ancora, nella conclusione:
"In generale possiamo osservare come i giovani granata abbiano ben in chiaro l'importanza del rispetto tra le persone e, anche grazie allo sport, riconoscano che tutte le persone hanno lo stesso valore e gli stessi diritti e l'atteggiamento più diffuso è ben sintetizzato da quanto scritto da un ragazzo: "difenderei il "nero" perché è uguale a noi... e non mi piacciono i razzisti"."
Di seguito alcune immagini degli incontri:
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